Commissione Colao, finalmente una questione di metodo.
Ho letto integralmente il testo della relazione finale del Comitato di esperti in materia economica e sociale, presieduto dal manager Vittorio Colao, incaricata dal governo di delineare “Iniziative per il rilancio Italia 2020-2022”. E debbo dire che mi è piaciuta, oltre che averla trovata interessante, contenente una serie di suggestioni utili per il counseling politico. Non comprendo perché tanta fatica di un bel gruppone di persone competenti, chiamate apposta a riflettere per così importante obiettivo, sia sostanzialmente finito nel mare magnum delle chiacchiere di questi Stati Generali, invece che in nel Consiglio dei Ministri e poi in Parlamento. Quando si dice pestare l’acqua nel mortaio.
Si tratta di schede, oltre un centinaio, costruite con una metodologia che coniuga la complessità con la semplicità. La strategia di rilancio riguarda sei macro-aree: imprese e lavoro; infrastrutture e ambiente; turismo e ambiente; pubblica amministrazione; istruzione, ricerca e competenze; individui e famiglie. Ognuna di esse ha una collocazione specifica nel rinnovamento di una società e va considerata nella prospettiva di tre modernizzazioni: digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde, parità di genere e inclusione. Ogni argomento relativo a ciascuna macro area è introdotto da un indice di una decina di punti, che poi divengono i titoli delle singole schede. Qualsiasi scheda si apra a caso (peccato che non abbiano aggiunto nel pdf la funzione dei collegamenti interni tramite link), tu sai in quale area e in quale sezione di essa ti trovi, settorializzata a sua volta in specifici campi di azione.
Insomma una mappa, per cui non perdi mai la visione d’insieme, la qual cosa sarebbe il buon senso d’ogni iniziativa politica. La limpidezza mentale del metodo la si constata quando si prende in considerazione la struttura delle singole schede mentre descrivono le singole proposte.